Sulla Cina
La Repubblica popolare cinese dal 1949(anno della fondazione)ha attraversato vari governi,discutere su di essa non e certo una cosa facile.Il suo primo,”dirigente” fu Mao-Tse-Tung…che in seguito alla rivoluzione e all’unificazione governo il paese con risultati ottimali applicando ottimamente la teoria marxista ad un paese a corto di classe operaia,fondato anzi su quella contadina.I risultati furono da subito eccellenti:Pil in crescita del 9%(annuo) solo nel primo piano quinquennale,e anche l’aumento delle condizioni di vita,rispetto al precedente governo fascista, nazionalista e reazionario.Come non ricordare il grande balzo in avanti e la Rivoluzione culturale che si potrebbe dira abbiano gettato le basi alla RPC per diventare un ottimo paese socialista nonche potenza mondiale.Il suo successore Deng Xiaoping che in contrasto con la Cina di Mao la cui economia doveva essere autosufficiente, Deng intraprese la strada delle riforme, soprattutto in materia economica, aprendo gradualmente i mercati cinesi alle imprese estere, liberalizzando il mercato e affiancando alle imprese statali delle piccole imprese private.Diede inizio alla NEP cinese…(adattata alle caratteristiche cinesi). I punti cardini per la nuova leadership cinese erano quattro, agricoltura, industria, scienza e tecnologia, apparato militare. Uno degli elementi essenziali delle riforme fu la creazione di una classe di funzionari e tecnici competenti, capaci di comprendere e gestire al meglio il cambiamento strutturale che il paese stava attraversando. In questo modo si abbandonava il modello di economia collettivista di Mao. Deng mise in moto quel processo economico che avrebbe portato la Cina a cavalcare una crescita del 10% annuo.Qui però è opportuno tirare due somme…In questo periodo la Cina divenne un paese intollerante alle critiche,che vietava il diritto allo sciopero:abbiamo assistito ad un incattivimento di uno stato che poteva essere considerato dei migliori,proseguito poi da altri “presidenti” e ancora continua oggi con Hu jintao eletto nel 2003 a capo della RPC.Ci sono varie critiche da fare,innanzitutto la pena di morte.Accettabile in tempo di rivoluzione o subito dopo che è spesso applicata per cause futili come prescritto dalla legge. Si pensa da più parti, inoltre, che in Cina vengano applicate gravi limitazioni alla libertà di informazione, alla libertà religiosa, quella parola.Non esistono sindacati indipendenti ed è permesso solo il sindacato statale. Lo stato, almeno sulla carta, assicura i diritti dei lavoratori; ma la quantità annua di morti sul lavoro ha destato molte preoccupazioni anche se sono in diminuzione sono più nel mondo.Fortissima è la censura web:durante gli scontri in tibet youtube è stato bloccato, Google invece è stato pagato per eliminare libertà e democrazia alla parte cinese.Chi scrive critiche non viene accettato ma viene arrestato e condannato a 10 anni di galera o più.C’è però da dire che il governo sta lentamente migliorando in questo campo: La Cina,non è più nella lista nera Usa dei Paesi responsabili del maggior numero di violazioni dei diritti umani.Almeno nel campo dei diritti umani non è uno stato marxista,infatti non fa autocritica come consigliò Stalin a suo tempo,se la facesse scoprirebbe che con le risorse che ha potrebbe sviluppare il doppio di quello di oggi e diventare il modello di un vero stato socialista…
W la republica popolare cinese
W IL GRANDE TIMONIERE MAO TSE TUNG

Fidel Castro Ruz
Repubblica Popolare Sovietica
 
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