Democrazia avanzata e socialismo in Occidente
Noi ci riteniamo autentici Leninisti, seguaci del pensiero leninista sullo Stato e su quanto è stato espresso da Vladimir Ilich nel suo testo principale, Stato e Rivoluzione.
Secondo il leninismo, la lotta rivoluzionaria dovrà essere assunta dal Partito Comunista, formato da un elitè specializzata in politica e lotta rivoluzionaria, che riesca a guidare la rivoluzione e le masse popolari. Quindi, secondo le tesi bolsceviche, il Partito deve essere per le masse e non delle masse. Sempre secondo i principi leninisti, dopo la Rivoluzione si dovrà instaurare il socialismo, cioè la dittatura del proletariato tramite il Partito. Si chiuderanno quindi gli altri Partiti, si nazionalizzeranno i mezzi di produzione e gli altri organi produttivi in precedenza privati. Essi diverranno propietà dello Stato, quindi del Partito Comunista.
Esso garantirà quindi al proletariato privilegi che in passato aveva la borghesia. Emanerà leggi, riforme e quant'altro per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, per poterli rendere più autonomi possibile nelle decisioni da prendere nel loro lavoro, e dovrà occuparsi di sconfiggere definitivamente la classe borghese, in tutte le sue forme.
Le tesi leniniste sono ottime tesi, purtroppo però attuabili soltanto in paesi come la Russia dei primi anni del novecento in poi.

Noi adesso ci poniamo un problema fondamentale che vale anche per il Leninismo: se all'interno del Partito un gruppo di fascisti riesce ad infiltrarsi ed a prendere il potere all'interno del Partito, sbaragliando ogni opposizione ed assumendo il potere effettivo dello Stato e di ogni suo componente di governo, come si deve agire? Il problema si è verificato spessissimo negli Stati Sovietici, dove i revisionisti hanno preso il potere attuando quanto da me sopra scritto. Per evitare tutto ciò, secondo le tesi Luxemburghiane e Gramsciane, c'è bisogno di un terzo organo, un organo esterno che vigili sul Partito e sulla democrazia interna ad esso. Questo organo è la Magistratura. In uno Stato Sovietico, in nome di cosa dovrebbe agire la magistratura durante un episodio come quello sopra espresso? Dovrebbe agire nel nome del proletariato e della Costituzione socialista, e quindi eliminare il pericolo interno al Partito. Per questo la magistratura, come la si voglia chiamare, deve essere assolutamente indipendente e staccata dalla politica in quanto tale, deve agire solo e soltanto nel rispetto delle leggi e della Costituzione.

Stabilito questo, sorge un effettivo problema: se all'interno dello Stato Sovietico sul modello Bolscevico viene cancellata la libertà fondamentale dell'uomo, come quella di associazione, di stampa o di parola, la Magistratura in nome di cosa può agire? In nome di nulla di effettivo, perchè formalmente non ci sarà nulla di effettivo da difendere se un gruppo di fascisti prende il potere, negando effettivamente libertà che non ci sono comunque. E' ovvio che il gruppo fascista preso in questione, a differenza del Partito Comunista che negherà solo le libertà dei borghesi, negherà le libertà anche dei proletari. A quel punto sarà la rovina del socialismo, rovina inevitabile in quanto la Magistratura non potrà evitarla, dato che non potrà agire in difesa di libertà che formalmente non ci sono comunque, anche se nella realtà ci sono solo per il proletariato.
Per ovviare a questo problema il metodo è uno solo, garantire, almeno formalmente, le libertà basilari a tutti. E' chiaro che in un socialismo non potremo dare libertà effettiva ad un borghese, infatti essa sarà solo formale. Sarà compito del Partito Comunista tenere sotto sorveglianza stretta, martoriare con tasse e controlli la classe borghese oramai spodestata, i reazionari e le altre forme destrorse, mantenendo però formalmente le loro libertà. Creare una situazione in cui i borghesi potranno creare Partiti loro, ma essi verranno soffocati dalla contro-propaganda, non gli verrà lasciato lo spazio di espandersi, verranno sottoposti a tasse e controlli, in modo da evitare che riprendano il potere. In questo modo le libertà saranno garantite formalmente, la Magistratura indipendente potrà quindi stroncare azioni contro-rivoluzionarie in difesa delle leggi e della Costituzione, che però in realtà verranno fatte valere solo per il Proletariato. Non starò qui a spiegarvi perchè esse verranno applicate solo per la classe proletaria, mi sembra ovvio in uno stato Socialista.

Tutto questo da me sopra espresso, è possibile solamente in Stati come la Russia, la Cina, i paesi dell'America Latina e dell'Asia in cui la borghesia non si è stabilita, ramificata, radificata nello Stato, controllandolo completamente. Perchè se fosse così sarebbe impossibile riuscire a sradicarla soltanto con il processo da me sopra scritto.
E' per questo che teologi Marxisti come Antonio Gramsci e Rosa Luxemburg hanno stabilito i criteri e i procedimenti da attuare negli stati occidentali europei per la vittoria del socialismo.

Prendiamo una nazione occidentale, in cui la borghesia controlla ogni ramo sociale, politico, economico e culturale della società, per l'appunto borghese. Come deve comportarsi un Partito Comunista?

In periodo di pace, senza crisi capitaliste e senza guerre che coinvolgano lo Stato totalmente, deve abbandonare temporaneamente le idee rivoluzionarie, per pensare prima di tutto a creare un consenso fra le masse, nel proletariato, espandere la cultura comunista a tutta la società, infiltrarsi nelle istituzioni borghesi. Fondamentalmente dovrà agire così perchè in un periodo di pace, con lo stato borghese al massimo della sua forza reazionaria, organizzare una rivolta sarebbe assurdo, perchè essa sarebbe stroncata in breve tempo. Dovrà quindi sviluppare l'egemonia culturale. Il Partito Comunista dovrà iniziare una fase, più o meno lunga, di fortissima propaganda, di compromessi alternate a lotte aperte con i borghesi, in modo da guadagnarci unicamente, rafforzarci, guadagnare l'appoggio di tutto il Proletariato e delle classi meno favorite dal capitalismo. Si dovrà quindi rafforzare all'interno, creando un Partito all'interno democratico e formato da quadri, Gramsci infatti non abbandona assolutamente il bolscevismo, lo pragmatizza all'occidente. Quindi il Partito dovrà essere un Partito Bolscevico, che svilupperà l'egemonia culturale e riuscirà a controllare gran parte della società. In primis dovrà riuscire ad entrare nelle istituzioni borghesi, essere eletto in esse ed avviare un processo di riforme sociali, riforme, leggi che chiudano in una gabbia di tasse e restrinzioni la classe borghese, in modo da limitare il più possibile lo sfruttamento, usando gli stessi mezzi usati dalla classe dominante per opprimere coloro che invece diverranno i loro oppressori. Riusciti a fare questo, ad essere eletti, avere il consenso popolare, limitare lo sfruttamento al massimo con leggi e riforme sociali, servizi sociali e quant'altro, si sarà creata la democrazia avanzata gramsciana-luxemburghiana. Ovviamente dovrà anche creare una Magistratura indipendente e che difenda le leggi e la Costituzione.

Adesso però sorge un ennesimo problema, stabilito che in periodo di pace fare la rivoluzione anche se con l'egemonia culturale ed il controllo delle istituzioni borghesi, è impossbile, in periodo di crisi o di guerra come si deve comportare?
C'è chi dice che dovrebbe mantenere lo stato di democrazia avanzata, perchè in alcuni casi è meglio del socialismo. Noi marxisti leninisti diciamo di no, perchè il socialismo, se mantiene le garanzie di democrazia avanzata basilari per edificare veramente lo stato proletario e non una farsa borghese, è comunque meglio della democrazia avanzata, borghese.
Principalmente perchè anche se nella democrazia avanzata il Partito Comunista sarà padrone delle istituzioni e avrà sviluppato l'egemonia culturale, i mezzi di produzione saranno comunque della classe borghese, che continuerà lo sfruttamento comunque, anche se sottoposta a condizioni che la faranno pentire di essere nata. Però cercando di passare al socialismo con la rivoluzione o con un colpo di Stato del Partito, saranno sovvertite le istituzioni borghesi in cui il Partito si era ben radicato, perchè ovviamente appena verranno nazionalizzati i mezzi di produzione i Partiti e le forze borghesi reagiranno decisamente, e noi dovremo per forza scioglierli. Fatto questo il sistema istituzionale salta completamente, in tutte le sue funzioni. A quel punto quindi si deve instaurare un nuovo sistema istituzionale socialista, però con le garanzie che soltanto la democrazia avanzata dà. Bisogna creare quindi una Costituzione in cui le libertà fondamentali sono garantite per tutti, però dove è negata la libera iniziativa e il libero mercato. Quindi si creerà una dittatura del proletariato che fornirà sulla carta le garanzie per tutti, anche per i borghesi, in modo tale che gli organi contro-contro-rivoluzionari come la Magistratura avranno una Costituzione e leggi da difendere e su cui basarsi per fare il loro lavoro, ma in realtà, come spiegato in precedenza mentre analizzavo le pecche dello Stato leninista che è stato di conseguenza deformato e revisionato, i borghesi verranno messi sotto una macchina oppressiva e di reazione pari a quella dello Stato borghese Ottocentesco verso i proletari. In questo modo si sarà riusciti a creare una dittatura del proletariato democratica, con le garanzie che permetteranno lo sviluppo e il progresso dello Stato proletario e la democrazia basilare all'interno di esso... sulla carta per tutti, ma nella realtà solo per i proletari.

Zhu De, Presidente del Soviet Supremo

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